Scatti della bellissima Isola di Sant'Antioco e della provincia di Carbonia-Iglesias
L'Isola di Sant'Antioco
Sant'Antioco è il centro principale dell'isola omonima collegata alla terraferma da un istmo artificiale; sin dall'epoca romana esisteva un ponte ad arcate di
cui rimangono solo pochi resti.
Fondata dai Fenici nell'VIII secolo a.C. con il nome di Sulki, fu una delle città più importanti del Mediterraneo, dal cui porto transitavano i minerali, oro
compreso, estratti nell'Iglesiente. Per questo Tolomeo la chiamò insula plumbaria, l'isola del piombo. Al tempo della II guerra punica, il porto fu usato come base dalla flotta cartaginese.
L'alleanza le costò in seguito la punizione da parte dei vincitori Romani. Questo non fermò la sua espansione che continuò fino alla fine dell'Impero. Nel Medioevo le continue scorrerie dei
pirati portarono a un progressivo abbandono.
Perché visitare Sant’Antioco
Bellissime calette e spiaggie mozzafiato una più bella dell'altra, dall'acqua cristallina con varianti di colore infinite, angoli di paradiso deserti... se cerchi calma e tranquillità per riposarti e ristorarti dallo smog e dalla routine quotidiana della caotica città hai trovato il posto giusto che fà per te, puoi andare nelle più belle calette dell'Isola semi deserte oppure se ti piace essere circondato dalla gente puoi optare per le spiaggie più frequentate dell'Isola. Inoltre la sera nel paese puoi gustare le specialità locali di mare e di terra nei numerosi ristoranti, trattorie, pizzerie, pub e divertirti nelle numerose discoteche e godere inoltre, di una tranquilla passeggiata nel viale alberato o nello splendido lungomare cittadino accarezzato dalla leggera brezza marina...
...oltre a tutte queste splendide bellezze paesaggistiche e naturalistiche puoi immergerti nella storia, nella cultura e nelle tradizioni
Isolane...
L'abitato si estende dal mare alla collina, con case dai balconcini in ferro battuto che rendono caratteristica l'urbanistica del paese. Da visitare vi è il
Castello Sabaudo in trachite rossa e l'Acropoli della città punica. Su una roccia trachitica che domina il mare c'è il Tophet, il santuario-necropoli dove venivano deposte le ceneri dei bambini
nati morti o defunti poco dopo la nascita.
In zona l'area della Necropoli punica, una quarantina di tombe ipogee, utilizzate per deposizioni di gruppi familiari e successivamente dai Romani per la
deposizione di urne in pietra o piombo contenenti le ceneri dei defunti. Le tombe occupano tutta la parte alta dell'abitato, trasformate nell'epoca cristiana in catacombe paleocristiane. Nel
paese inoltre è presente l'unica tessitrice al mondo di Bisso, la bava della più grande bivalve del Mediterraneo, da cui si deriva un filamento che poi viene tessuto. È qui presente anche la
Basilica di Sant'Antioco, che fu sede episcopale, attestata a partire dal 484, quando il vescovo Vitalis partecipò al sinodo di Cartagine.